Riceviamo e pubblichiamo (sgomenti) la mail di due genitori del posto che circa un mese fa hanno visto il proprio figlio non essere invitato alla festa di compleanno di un amichetto di scuola.
Gent.ma Redazione Vocedelgargano.com,
parlare di inclusione tra qualche settimana in occasione della Giornata Mondiale Autismo (il 2 di aprile) sarà perfettamente inutile se poi si verificheranno circostanze come quella capitata al nostro Mino (nome di fantasia) che a fine gennaio non è stato invitato alla festa di compleanno del suo compagno di classe tenutasi in un noto locale del paese.
E la nostra lettera potrebbe interrompersi benissimo qui visto che, essendo nel 2025, dove si fa uso spropositato (o forse meglio dire abuso) del termine “inclusione”, ogni commento risulterebbe superfluo.
Non abbiamo nessuna intenzione di gridare allo scandalo o “vergogna” ai quattro venti, Mino non sarebbe d’accordo, il nostro vuole essere soltanto uno stimolo rivolto a tutti i genitori a riflettere sull’importanza della tanto decantata inclusione: un semplice invito ad una festa di compleanno può sembrare una piccola cosa, ma per un bambino con autismo rappresenta un’opportunità preziosa di sentirsi accettato e valorizzato, un gesto di gentilezza che può fare una grande differenza nella vita di un bambino.
Promuovere l’inclusione dei bambini autistici è responsabilità di tutti noi. L’invito a una festa di compleanno è più di un semplice gesto: è un ponte verso l’empatia, l’accettazione e l’amicizia vera.
A margine di questa triste vicenda, noi della Redazione ci sentiamo solo di consigliare (ai genitori del festeggiato) di leggere quanto scrive in merito a situazioni del genere il portale autismo.it: “L’esclusione dalle attività come le feste di compleanno non solo nega a questi bambini esperienze gioiose, ma può anche avere effetti duraturi sulla loro autostima e sviluppo sociale. Gli esperti sottolineano come l’accesso a tali esperienze sociali sia cruciale per il loro sviluppo emotivo e relazionale”, ma tu Mino, se possiamo darti un consiglio, fai come il calabrone, il quale, si racconta, a causa della sua conformazione alare rispetto al suo peso non potrebbe volare, ma siccome lui non lo sa, continua a volare, ecco Mino, segui anche tu l’esempio del calabrone, nonostante quanto successoti, fregatene e continua a volare!