Preoccupazioni sul nuovo capitolato per la gestione dei rifiuti: appello all’amministrazione Barbano per equità ed efficienza.
Di seguito la nota integrale a Vocedelgargano.com
L’Associazione Commercianti di San Giovanni Rotondo, rappresentata dal presidente Damiano Fiore, esprime profonda preoccupazione in merito al nuovo capitolato d’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, attualmente in fase di approvazione da parte dell’amministrazione Barbano.
Le criticità riguardano l’aggravio economico per le attività commerciali, già sottoposte a una TARI del 36% per le utenze non domestiche, ben al di sopra della media nazionale del 20%, nonostante i parziali interventi di contenimento attuati dall’ex amministrazione Crisetti.
LE CRITICITÀ PRINCIPALI
- Sperequazione nella ripartizione dei costi
Nonostante il 70% di raccolta differenziata raggiunto dalla comunità, persiste un sistema tariffario iniquo: il 36% dei costi del servizio ricade su 1.500 attività commerciali, mentre il restante 64% è distribuito su 11.600 utenze domestiche. Un divario che penalizza le imprese, costrette a tariffe fino a 10 volte superiori rispetto ad altre realtà italiane.
- Inefficienze gestionali e sprechi
L’Associazione contesta l’allocazione squilibrata del personale: 8 operatori dedicati alle utenze commerciali (1.500 attività) contro 56 addetti per le domestiche (11.600 utenze). Una disparità che genera costi elevati senza benefici tangibili, aggravata dalla mancata riduzione delle tariffe nonostante i progressi nel riciclo.
- Rischio di nuovi rincari
Dagli incontri con l’assessore competente emerge il timore di ulteriori aumenti legati al nuovo capitolato, nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione precedente. Un precedente allarmante è la delibera del 2023 che, per coprire un deficit di 273.736 euro causato dall’uscita dell’Ospedale Casa Sollievo dalla rete pubblica, ha introdotto coefficienti di ricalcolo sulla TARI.
LE RICHIESTE DELL’ASSOCIAZIONE
L’Associazione chiede all’amministrazione Barbano di intervenire con urgenza per:
- Ricalibrare la ripartizione dei costi in modo equo tra utenze domestiche e commerciali.
- Razionalizzare il servizio, tagliando sprechi e ottimizzando le risorse.
- Bloccare nuovi aumenti e introdurre sgravi fiscali per sostenere le imprese.
- Coinvolgere le categorie produttive nelle decisioni, garantendo trasparenza e dialogo.
APPELLO ALLA RESPONSABILITÀ ISTITUZIONALE
«La competitività delle nostre imprese e la capacità di attrarre investimenti dipendono da una riduzione strutturale della pressione fiscale», afferma Damiano Fiore. «Chiediamo all’amministrazione Barbano di fare del nuovo capitolato un’opportunità per sanare criticità decennali e promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio».