San Giovanni Rotondo, Amministrative 2024: il “curioso” caso di Barbano (M5S) già “conteso” per il ballottaggio

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San Giovanni Rotondo verso il voto, il “curioso” caso di Barbano (M5S) già “conteso” per il ballottaggio.

Giornata campale quella di venerdì 24 maggio 2024 nella città di san Pio sul fronte elettorale, non fosse altro perché nel pomeriggio presso il chiostro comunale e l’antistante piazza dei Martiri si sono materializzati intorno alle ore 17 Antonio De Caro, sindaco di Bari, “accompagnato” dal governatore Michele Emiliano e dal suo vice Raffaele Piemontese, nonché dai vari sindaci piddini del comprensorio (notati D’Arienzo primo cittadino di Monte Sant’Angelo e Merla “collega” della vicino San Marco in Lamis).

A fare “gli onori di casa”, l’uscente primo cittadino locale in cerca di riconferma a Palazzo di Città. A destare più di qualche perplessità, la scelta operata dal fronte progressista sulla location: il chiostro comunale invece di Piazza dei Martiri. Perché? Timori di non radunare abbastanza folla da riempirla?

E’ -forse- un piccolo segno dei mutati tempi? Piazza invece ampiamente utilizzata subito dopo -intorno alle ore 19,30 – dal listone di centrodestra (più civiche) denominata “Rinascita Sangiovannese”, che grazie all’abile mossa di annunciare alla vigilia la presenza di Vittorio Sgarbi, anch’egli candidato alle Europee con FDI (il quale si è presentato in perfetto orario, intorno alle ore 20) è riuscito nell’intento di radunare un po’ di gente (sia chiaro però, non ai livelli di Giuseppe Conte di tre domeniche fa, per cui il “piazzametro” alla fine è stato vinto largamente dall’ex premier, anche se il colpo d’occhio comunque per Sgarbi c’era).

“L’AUSPICIO” DI MICHELE EMILIANO SU BARBANO E LE REPLICHE A tenere banco e a sollevare il solito vespaio di polemiche è stato, come al solito, Michele Emiliano. Il governatore recentemente balzato gli onori della cronaca per eventi che hanno interessato la commissione antimafia, interrogato dal sito Sangiovannirotondonet.it su Filippo Barbano, candidato sindaco dei 5S, che corre contro il “suo” Crisetti, ha risposto: “Spero che se Michele andrà al ballottaggio, Filippo potrà aiutarlo, me lo auguro …. noi abbiamo provato a trovare una sintesi… ehhhh …. in politica le alleanze sono decisive …. Però mi rendo conto che la scelta di Filippo è stata diversa … però Filippo è un mio amico, ovviamente lo rispetto … noi sosteniamo Michele … però ci auguriamo che se Michele va al ballottaggio, Filippo saprà distinguere -diciamo così- l’importanza di una vittoria del fronte progressista qui a San Giovanni Rotondo.” Un appello che non è passato inosservato nell’agone politico locale poiché ha provocato una serie di piccate repliche dallo schieramento politico avverso. L’uscita di Emiliano ha destato anche non pochi interrogativi, soprattutto perché Barbano non più tardi di una settimana fa – ed è noto a tutti- ha deciso, insieme all’altra concorrente Natale, di evitare qualsiasi confronto a tre con Crisetti, proprio in polemica con quest’ultimo, a causa del mancato confronto di Turi del programma di Tonino Giangregorio in arte Manila Gorio, quando si presentò solo l’attuale sindaco uscente e la conduttrice accusò gi altri due di non aver accettato il confronto. Accuse ritenute false da Barbano, che titolò il comunicato: “Grave mancanza di rispetto di Crisetti, show inaccettabile della conduttrice Gorio. Non ci sono le condizioni per confronti pubblici con Crisetti”. Alla luce di questa chiara e forte posizione di Barbano è lecito chiedersi che fine farà l’auspicio di Emiliano?

LE REPLICHE DI MAURO CAPPUCCI E MIMMO LONGO Se da Barbano, finora, alle dichiarazioni di Emiliano non è seguita nessuna reazione ufficiale, solo (sdegnato?) silenzio, viceversa, dallo schieramento avverso del centrodestra non hanno perso l’occasione per prendere la palla al balzo e “schiacciare” con forza: “L’amico Barbano sa bene cosa fare – è stata la replica di Mimmo Longo, portavoce di Forza Italia – visto che la regione snobba completamente l’ospedale di san Pio, a partire proprio dal mancato premio Covid, per non parlare di altro e l’amico Barbano è dipendente medico di Casa Sollievo. Ma poi mi chiedo: cosa ha voluto dire con la sua dichiarazione Emiliano? Che Barbano è già fuori? Mah…” “Emiliano mente sapendo di mentire” è l’opinione di Mauro Cappucci di Lega Valore Italia, secondo il quale l’appello di Emiliano dovrebbe cadere nel vuoto perché “Barbano e la sua coalizione sono nati proprio per contrapporsi alla gestione del sindaco uscente Crisetti e di tutta la sua maggioranza targata PD.”

CHI HA IL VENTO IN POPPA E CHI ANNASPA, SECONDO I SONDAGGI… I SONDAGGI? MA QUALI SONDAGGI? In città impazzano, quelli che impropriamente vengono chiamati “i sondaggi” (che di questi tempi non godono di buona salute, a dar retta al servizio di Report su Raitre di ieri sera) che lasciano il tempo che trovano. Sondaggi “amatoriali” perché privi di valore scientifico. Funziona pressa poco così: ogni parte politica in gara, nel tentativo di “abbindolare” l’elettorato neutro, quello che non ha ancora deciso (sia chiaro, non quello di opinione), sparge la voce che “siamo in vantaggio, siamo ad un passo dalla vittoria” e cialtronerie simili. L’evidente tentativo è quello di mostrarsi “vincente, con il vento in poppa” con il recondito obiettivo di sfruttare l’atavica abitudine dell’italiano medio di andare “in soccorso al vincitore.” Per cui affermare che “si andrà di certo al ballottaggio”, che al ballottaggio “sarà sicuramente una sfida tra Crisetti e Natale o tra Natale e Barbano o tra Crisetti e Barbano”, è un “pour parler” che lascia il tempo che trova. Non ha nessun fondamento, nessuna base di verità, solo chiacchiere vuote. Al limite è possibile avanzare delle ipotetiche previsioni basandosi su risultati certi come possono esserlo i precedenti dati elettorali. Allora: Crisetti, dalla sua, ha la vittoria elettorale di 5 anni fa al ballottaggio, ha perso spezzoni durante il cammino (Cusenza, Mimmo Gemma, Antonio Pio Cappucci che oggi supportano Natale) sostituiti – grazie al ribaltone- da altrettanti spezzoni (i Mangiacotti, i Miglionico e compagnia bella) che in quanto a tenuta elettorale non scherzano mica. Sono vere e proprie “bocche di fuoco”. E lo dimostrano da tempo. In più, ha governato per 5 anni e lo scotto che si paga in questi casi, di solito viene ampiamente compensato, e pareggiato, dai voti provenienti dai cosiddetti “nuovi amici”. Conclusione? Per Crisetti, le chance per un eventuale bis, in teoria, restano tutte in piedi. Passiamo al secondo concorrente: Filippo Barbano, il candidato dei 5S, oltre a poter vantare una piazza strapiena la sera di domenica 5 maggio, quando si è appalesato l’ex premier Giuseppe Conte (il dato – anche se rilevante- non garantisce alcunché, perché l’affidabilità elettorale delle liste che lo supportano è ancora tutta da verificare), ne vanta però anche un altro, di risultato, e pure di un certo peso: nel 2020 alle Regionali rastrellò con “Senso Civico” ben 2.140 preferenze. Nel caso invece di Floriana Natale, il quesito che si pone è un altro: alla innegabile potenza di fuoco elettorale delle otto liste (Mimmo Longo, Mauro Cappucci, Marianna Natale, Valeria Di Maggio, Gaetano Cusenza, Antonio Pio Cappucci, Antonio Carriera, i Chiumento dell’Udc) che la supportano e che con molta probabilità la proietteranno di slancio al secondo turno – al netto, sia chiaro, di sorprese e improvvisi colpi di scena- ci si chiede se al ballottaggio emergerà o no, il cosiddetto “valore aggiunto” (in termini di gradimento elettorale) della candidata sindaco, quello che in gergo “fa la differenza” e consente di agguantare la agognata vittoria? A dar retta all’unico dato elettorale pregresso, “Rinascita Sangiovannese” farebbe bene a stare con gli occhi aperti: infatti ai tempi della seconda candidatura a sindaco di Pompilio, nel 2016, da candidata consigliere Natale raggranellò 123 voti, in tickets tra l’altro con Gabriele Cotugno nella lista San Giovanni Rotondo Popolare. (Francesco TROTTA)

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