La strada dei water

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(La strada dei) Trenta water messi in fila lungo il bordo della Provinciale 71. Quando li abbiamo scoperti nel corso del nostro monitoraggio del territorio – racconta Giuseppe MARASCO, Comandante del Corpo “CIVILIS Guardie ecologiche Ispettori Ambientali Territoriali” – siamo rimasti di strucco.

Non credevamo ai nostri occhi. E sì che di cose strane ne abbiamo viste nell’ormai lungo servizio che andiamo svolgendo a beneficio della integrità e salubrità del territorio di Manfredonia, ma uno spettacolo come questo mai.

Trenta water ben allineati appena al lato della carreggiata non potevano che essere stati piazzati con determinazione e con uno scopo ben preciso. L’autore o più verosimilmente gli autori di cotanto spettacolo, devono averli raccolti con cura e da tempo: non si mettono insieme d’emblée tanti esemplari di water.

Uno scherzo di buontemponi? Un messaggio cifrato? Ogni ipotesi è buona. Dal canto nostro – rileva MARASCO – abbiamo segnalato la presenza di quei water agli organismi competenti.

Quella del ritrovamento dei water non è che una, forse la meno raccapricciante, delle scene che le guardie ecologiche CIVILIS hanno messo scoperto e messo in evidenza e segnalato elle competenti autorità per gli interventi del caso. Un servizio prezioso, un impegno civile a favore delle città e del territorio che ha consentito di eliminare tanti sconci e pericoli ambientali.

Un campionario tanto vasto quanto orripilante di cumuli di immondizie abbandonati lungo i margini delle strade, tanto di quelle trafficate statali, quanto delle altre provinciali o rurali. Rifiuti di ogni genere, dai sacchetti degli avanzi quotidiani, alle stoviglie, agli arredi inutilizzati e via discorrendo.

Si abbandona senza ritegno, un minimo di considerazione per i luoghi dove si lasciano quei materiali che imputridiscono facilmente ammorbando l’aria e creando focolai d’infezioni pericolosi.

C’è di tutto e di più, immaginabile e inimmaginabile. E tutto debitamente documentato con fotografie e filmati commentati con sgomento e raccapriccio dallo stesso MARASCO che ha fatto della caccia all’abbandono del rifiuto selvaggio e incivile, una mission del suo corpo di volontari. Le sue guardie arrivano dove gli addetti all’igiene pubblica, l’ASE, non arrivano.

È di qualche giorno fa la scoperta di una mini discarica alla periferia dell’abitato nella quale, tra rifiuti vari, è stata rinvenuta una carcassa di un cane che presentava un lungo taglio suturato con punti sul ventre, segno di un intervento chirurgico finito male. Perché disfarsene a quel barbaro modo, quando ci sono mezzi e modalità più appropriati cui far ricorso osserva Marasco che non esclude il coinvolgimento di un veterinario.

Capita speso purtroppo – rileva – di trovarci di fronte a situazioni a dir poco imbarazzanti, segno di una cultura deviata alquanto diffusa, una turpe abitudine che cerchiamo come CIVILIS di denunciare con l’intento di indicare le buone pratiche.

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