«Non tutti sono a conoscenza di quali problemi potrebbero insorgere e quali possibili vantaggi potrebbero esserci». Inizia così il pensiero inviato a Vocedelgargano da Saverio SIORINI (nella foto-copertina), Segretario Nazionale del Movimento Politico l’ALTRA ITALIA.
«Intanto spieghiamo cos’è, non è altro che il “riconoscimento da parte dello Stato alle Regioni a Statuto ordinario di autonomia legislativa su materie che oggi sono di competenza concorrente che affronta 20 settori principali che attualmente sono di competenza del Governo».
«Il principio, così come è citata dalla “Legge Calderoli” è di una significativa distribuzione dei poteri in modo che le Regioni possano individuare meglio le aree di risorse che sono concentrate in particolari settori come: la protezione civile, la salute, la ricerca scientifica, gli aeroporti ed altro, questo grazie alla possibilità che le Regioni potranno trattenersi una parte del gettito fiscale generato sul territorio…».
«Tutto bene sotto questo aspetto, ossia, i soldi del gettito fiscale dei Pugliesi rimarranno per gran parte in Puglia, la nota dolente è: ci sarà competenza nell’individuare le aree dove poter concentrare i maggior aiuti? Sappiamo benissimo il “Campanilismo” messo in atto da Emiliano e dalla sua brigata, vedasi il caso delle liste di attesa negli ospedali dove “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo vistasi scippare di circa 6 milioni di €uro per essere, invece, dirottate verso il “Miulli” di Acquaviva delle Fonti e del “Panico” di Tricase, guarda caso nella provincia di Bari, è già…la casa di Emiliano…».
Continua Siorini: «Ma è mai possibile che i nostri consiglieri Foggiani non siano capaci ad imporre, o meglio, di porre l’attenzione del nostro territorio alla Regione? Con “l’Autonomia Differenziata” non solo gli ospedali ma anche altre risorse in aree importanti verranno dirottate e dalle nostre parti arriveranno solo briciole».
Siorini insiste nel puntare il dito contro i Foggiani: «Esatto, non vogliono scendere in piazza, non hanno coraggio a esprimere il loro dissenso, non trovano coraggio nel manifestare il loro disappunto… meglio lo Stato che essere schiacciati dall’arroganza Barese» – conclude Siorini.